Funghi e muffe: crescono come l’asma

17 Settembre 2008
Funghi e muffe: crescono come l'asma

La presenza di funghi, di miceti e di muffe nell’ambiente domestico o nell’ambiente esterno sta aumentando in modo considerevole, così come l’incidenza di asma e di altre manifestazioni allergiche.

Rispetto alla azione degli acari, molto meglio definibile, l’effetto delle muffe, presenti ovunque, è molto più generale ed anche un po’ subdolo, perché talvolta non è molto immediata la percezione della loro presenza.

Dagli occhi rossi al russare di notte, dalle micosi cutanee fino alle gravi crisi asmatiche, i funghi agiscono spesso in associazione con gli acari per innescare delle reazioni difensive dell’organismo che hanno comunque una profonda attinenza anche con l’equilibrio alimentare.

Nello stesso modo in cui la candida, infezione che molti ritengono di esclusiva pertinenza genitale, ha le sue cause in una candidosi intestinale, così avviene che la reattività respiratoria o oculare che spesso si manifesta in risposta alla presenza di muffe nell’aria, sia legata alla reazione intestinale indotta da una allergia alimentare ritardata.

La assunzione consistente e ripetitiva di lieviti o di loro derivati, ritrovabili in tutti i prodotti che hanno subito una fermentazione, è la frequente concausa di questi problemi e la rieducazione alimentare, insieme all’uso di una iposensibilizzazione personalizzata, diventa lo strumento di elezione per rieducare l’organismo e guarire.

La crescita ambientale della presenza di muffe e miceti è una realtà evidente a tutte le latitudini: dai tropici, come evidenziato nell’articolo pubblicato su Pediatric Allergy and Immunology (Tham KW  Pediatr Allergy Immunol. 2007 Aug;18(5):418-24) fino ai confini del circolo polare artico, come indicato dal recente articolo pubblicato su Indoor Air (Kovesi T et al,  Indoor Air. 2006 Aug;16(4):266-75).

Le condizioni climatiche che stanno portando a questo incredibile sviluppo sono note a tutti, anche se non tutti sono consapevoli del tipo di rischio che queste comportano nel lungo termine.

Al di là però delle tecniche di controllo allergologico segnalate, ci sono alcuni strumenti di intervento molto semplici, che aiutano a tenere pulite le proprie case, agendo contro i funghi in modo molto preciso.

Una delle tecniche di trattamento dei funghi è quella di usare sostanze come l’iposolfito di sodio (utilizzabile per le micosi cutanee) o l’ipoclorito di sodio (la semplice candeggina) per trattare gli ambienti.

L’uso programmato casalingo nelle aree di possibile contaminazione fungina, che possono fare da serbatoio, di una soluzione semplicissima fatta con 25 ml di candeggina (5 cucchiai) disciolti in 1 litro di acqua, rappresenta uno strumento adatto alla pulizia di piastrelle, angoli, superfici e recessi vari, di sicura efficacia nel controllo ambientale dei funghi, almeno nel proprio ambiente domestico.