Allergia al Nichel: alimenti consentiti e alternative

19 Giugno 2013
Allergia al Nichel: alimenti consentiti e alternative

Cibi che contengono Nichel e alimenti consentiti; cibi sì e cibi no; ogni giorno allergici (reazione da contatto) o persone con reattività alimentare al Nichel (SNAS) scelgono la giusta alimentazione per controllare l’infiammazione da cibo.

La reazione al Nichel sta diventando uno dei problemi più frequenti sia tra i giovani sia tra i meno giovani.

Uno dei motivi della sua diffusione è dovuto al fatto che senza mai provocare una reazione immediata, l’assunzione alimentare di cibi con un elevato contenuto di Nichel o di sostanze che gli assomiglino contribuisce all’aumento complessivo dell’infiammazione da cibo di un organismo, provocando reazioni che assomigliano più all’effetto della goccia che fa traboccare un vaso piuttosto che quello di una diretta aggressione.

La presenza negli alimenti di sostanze che “partecipano” alla globale reazione nei confronti del Nichel è sempre stata poco studiata, col risultato che le schede alimentari usate dai vari centri di studio si sono spesso rivelate (e si rivelano anche oggi) lacunose e incomplete dimenticando interi gruppi di riferimento anche quando vengano segnalati numerosi alimenti.

Talvolta invece sono sterilmente eccessive, perché non considerano la capacità di adattamento dell’organismo umano ed enumerano lunghe liste di alimenti che contengono magari minimi quantitativi di Nichel al loro interno, impedendo di fatto a chi cerca di guarire qualsiasi possibilità di socializzazione alimentare.

Ogni essere vivente è in grado di adattarsi progressivamente all’ambiente esterno e la nostra scelta è quella di definire un limite di tollerabilità che si è rivelato efficace nella maggior parte dei pazienti che negli anni abbiamo finora trattato.

Le schede dei test per l’infiammazione da cibo e quelle di Eurosalus sono quelle più precise, dettagliate e utili per tre motivi:

Nell’elenco che segue sono indicati gli alimenti più importanti che abbiano un discreto contenuto di Nichel o di sostanze che inducano lo stesso tipo di reazione (quindi Nichel-assimilabili).

Un maggiore dettaglio, con le indicazioni di menu alternativi viene fornito in seguito all’effettuazione di test come Recaller o BioMarkers.

  • Asparagi
  • Cipolla (se usata solo per insaporire va bene)
  • Funghi
  • Lenticchie
  • Pera
  • Prugna
  • Pomodoro
  • Spinaci
  • Kiwi
  • Mais
  • Avena
  • Grano saraceno e miglio (farine)
  • Biscotti
  • Brioches
  • Cracker
  • Cacao e Cioccolato
  • Caramelle
  • Fette biscottate
  • Focaccia
  • Gelato industriale
  • Pan carrè
  • Pane all’olio
  • Snack
  • Pasticcini
  • Cibi in scatola
  • Dadi da brodo (tutti, anche vegetali)
  • Ostriche e Aringhe
  • Fritti
  • Semi oleosi tostati (ad esempio noccioline e anacardi, mentre talora l’utilizzo di frutta secca semplicemente seccata, come noci, mandorle e pistacchi, può essere suggerito, soprattutto per ovviare alla carenza di assunzione proteica che si può evidenziare in alcuni regimi).
  • Grassi cotti (con qualsiasi tipo di olio vegetale)
  • Grassi vegetali idrogenati
  • Grassi e oli vegetali non idrogenati e cotti
  • Margarine
  • Patatine fritte

Alternative suggerite

  • Fette croccanti o gallette di farine varie (niente mais e avena)
  • Fiocchi di cereali (niente mais e avena)
  • Pane non condito
  • Dolci fatti con burro
  • Sorbetti
  • Zabaione

Ed inoltre… Attenzione a questi prodotti!

Oltre a tutti gli oggetti in metallo, che gli intolleranti al Nichel conoscono piuttosto bene per esperienza diretta (ganci biancheria, chiusure lampo, bottoni metallici, bigiotteria…), ecco una lista di prodotti che spesso contengono nichel:

  • Amalgama per otturazioni odontoiatriche
  • Fumo di sigaretta (grande quantità)
  • Argento
  • Cosmetici contenenti avena
  • Oro bianco
  • Alcune Pentole di metallo
  • Protesi dentali o ortopediche
  • Smalto
  • Tinture per capelli

Nella nostra esperienza è comunque l’infiammazione da cibo dovuta anche ad altri fenomeni di ipersensibilità che causa più frequentemente l’insorgenza e il mantenimento della reattività al nichel, che può guarire, come tutte le forme di reazione alimentare, se guidata nel modo giusto.

Da anni nel nostro centro (SMA di Milano) seguiamo persone con reazioni infiammatorie al cibo, aiutandole nel recupero della tolleranza attraverso uno specifico percorso terapeutico.