Prestazioni migliori trattando la rinite allergica

5 Aprile 2013
Prestazioni migliori trattando la rinite allergica

Nei giorni scorsi è uscito su Allergy and Clinical Immunology un articolo interessante almeno per due motivi: il primo è quello di definire ancora una volta la rinite allergica come una malattia infiammatoria sistemica (la goccia che trabocca dal vaso pieno di acqua per dirla con la metafora del dottor Attilio Speciani). Il secondo sta nell’acquisita corrispondenza tra rinite allergica, per l’appunto, e disfunzione erettile.

La relazione è concomitante a un processo di aterosclerosi che sembrerebbe, a quanto ipotizzano gli studiosi della ricerca. La probabilità di sviluppare disfunzione erettile è per altro dipendente dalla gravità del fastidio rinitico.

Un sacco di buone notizie: la rinite allergica è un problema di tipo infiammatorio sistemico, il che significa che è possibile ridurre la sintomatologia agendo sul vaso pieno che la provoca (e questo già era noto); alla stessa maniera si riduce la gravità e la presenza di aterosclerosi (che può portare ad altri disagi oltre a quello analizzato); infine è molto possibile che agendo in maniera sensata nei confronti dell’allergia si possa anche andare a migliorare la prestazione in analisi.

A questo punto, qual è il modo magico per agire sulle variabili di cui sopra?

Una dieta di rotazione che consenta, per l’appunto, di ridurre l’infiammazione da cibo, recuperando anche l’amicizia col cibo, quale quella impostata da RecallerProgram è senz’altro una parte fondamentale di questo percorso.

Troviamo poi uno dei più potenti antiallergici: quello che Eurosalus e il dottor Speciani da sempre chiamano il “Crudo Vivo e Colorato“. Si tratta di frutta e verdura, da utilizzare preferenzialmente a inizio pasto, cruda e scondita nella quota di almeno un pezzetto, per stimolare positivamente il sistema immunitario all’accettazione di ciò che verrà poi inserito col pasto.

Altre indicazioni di tipo nutrizionale e dietetico vanno poi aggiunte: un adeguato apporto proteico giornaliero e che sia ben distribuito nei tre pasti per far sì che il più possibile sia assorbito permetterà ai tessuti di ripararsi e all’organismo di dare il meglio di sé nella guarigione.

Lo stesso vale per una colazione abbondante, che risulta fondamentale per settare la macchina umana sull’investimento funzionale (e quindi sulla guarigione ma e anche sul benessere complessivo) anziché sul risparmio. Nella medesima direzione funziona lo sport di bassa o media intensità.

L’uso di integratori alimentari quali Olio di Perilla, Olio di Ribes o Ribilla possono avere il loro ruolo nell’aiutare la riduzione dell’infiammazione.

Se poi si considera il ruolo dell’aterosclerosi nella presentazione del fenomeno “disfunzione erettile”, si trovano altri spunti di azione. È ad esempio dimostrata una correlazione tra il fatto di masticare bene e a lungo e la salute dei vasi e del cuore. L’utilizzo della fibra ha un ruolo analogo, così come il controllo dei picchi glicemici. Ogni procedura toglie acqua al vaso lasciando spazio al sintomo di rientrare e addirittura di scomparire.

L’ultima chicca riguardo l’infiammazione vede coinvolte le coccole che si sono dimostrate efficace nel ridurne marker periferici: si consiglia in questo caso di utilizzarle come metodo terapeutico, oltre che come test di funzione della terapia.