I bambini che odiano la verdura

di Francesca Speciani - Counselor
26 Aprile 2012
I bambini che odiano la verdura

DOMANDA

Mia figlia, che ha 5 anni, odia la verdura. So che è un problema comune, ma insistendo molto non vorrei alterare il suo rapporto col cibo, che in generale è buono. Qualche suggerimento utile?

RISPOSTA

Cara lettrice,

non è tanto difficile far mangiare frutta e verdura ai bambini, purché le mangino con gusto anche i genitori.

Conosco una persona che per tradizione prepara a ogni pasto circa tre portate di verdura, cucinate con grande fantasia, e i suoi figli sono stati sempre, fin da piccoli, appassionati mangiatori di verdura.

Non tutti riusciamo a tenere questo ritmo, ma è certo che i bambini ci imitano. Poi, se il buon esempio e la varietà (dai gratin alle torte salate, dalle frittate alle lasagne vegetariane…) non bastano, occorre affrontare la loro difficoltà su due piani.

Il primo è fargliela mangiare (e per questo è sufficiente aggiungerne tanta, magari tritata, in altri piatti, invece che servirla a parte come contorno), il secondo fargliela apprezzare.

Per questo, vale la pena di scoprire innanzi tutto i gusti individuali: anche gli adulti mostrano spiccate preferenze in fatto di ortaggi.

Prova a proporre spesso, a inizio pasto, una vellutata a base di patata più un’altra verdura a scelta (zucchine o spinaci, porri, piselli, fagiolini… riducendo via via la proporzione di patate), e scoprirai molto rapidamente cosa tua figlia ritiene immangiabile, e cosa almeno vagamente gradevole. Poi potrai provare con un passato di verdure miste (in genere molto più gradito del minestrone a pezzi), o arrivare progressivamente, in estate, a un gazpacho completo.

Per la verdura cruda, comincia ad aggiungere nei panini e nei tramezzini una farcitura di verdura grattugiata, una alla volta, come nello svezzamento (carote, cavolo, barbabietola, sedano rapa , zucchine crude, con un po’ di maionese, oppure fettine di limone con la buccia nei panini al tonno o con la frittata).

Ben presto anche tua figlia sarà in grado di apprezzare molti sapori diversi, e perfino una semplice aggiunta di pomodori e insalata senza maionese.

Soprattutto, piuttosto che truccarla da qualcos’altro per renderla accettabile, trattiamo la verdura come una parte normale dei nostri pasti.

Non lamentiamoci se i piccoli toglieranno pezzo a pezzo i broccoli dalle orecchiette, i peperoni dal sughetto del pollo, le melanzane dalla pasta alla norma e la zucca dagli straccetti di vitello. Anzi, incoraggiamoli pure a farlo… così che non abbiano da discutere su cosa abbiamo deciso di cucinare.

In fondo, al gusto delle verdure ci si abitua un po’ alla volta, e un po’ degli ortaggi eliminati resteranno attaccati a ciò che mangiano. Ripetendo l’esposizione, cominceranno ad amarli senza bisogno di insistere.

Facciamoci anche aiutare a preparare le verdure: se a 5 anni è rischioso chiedere a un bambino di sbucciare le patate, può però in tutta tranquillità spezzare le foglie di insalata o togliere i piccioli dai pomodori e lavarli, poi gradualmente cominciare a tagliare le zucchine con un coltello poco affilato.

Il divertimento (e il piacere di aiutare) farà crescere la familiarità con i cibi trattati.

Anche mangiare con le mani è un grande piacere. Prova a offrire a tua figlia carciofi lessati da intingere foglia a foglia in una ciotolina d’olio: pazienza se all’inizio mangerà solo la parte più morbida sul fondo. O gli asparagi da intingere nel rosso d’uovo. Oppure organizza una “gara di pinzimonio” col resto della famiglia: un punto per ogni qualità di verdura almeno assaggiata.

Infine, vale la pena di organizzare serate “trasgressive”, in cui condividere un aperitivo sul divano, magari davanti a un bel film.

Un succo di frutta senza zucchero per la piccola (magari allungato con un po’ di alcol per la mamma), e verdure crude a bastoncini (le carote sono le più gradite ai piccoli, ma anche cetrioli, peperoni a strisce, rapanelli e finocchi possono ampliare la scelta di sapori e colori), striscioline di petto di pollo grigliato, una ciotolina di maionese per intingere le une e le altre, una ciotola di olive, una di frutta secca mista e un po’ di focaccia (o grissini, o gallette di cereali). Volendo esagerare, anche miniporzioni di insalata di riso condita con verdure lessate.

La cena è fatta, e la quota di verdure quotidiana è assicurata.

Un po’ alla volta, l’aperitivo al pinzimonio può diventare una sana abitudine, che un bambino può assaporare con gusto mentre guarda l’ultimo cartone prima di cena (ma è già parte della cena!). È una cosa “da grandi”, che imiterà con grandissimo piacere.

Nel frattempo imparerà senza accorgersene ad apprezzare la verdura cruda a inizio pasto, cioè nel momento in cui ha più appetito.

E il sistema immunitario ne sarà infinitamente grato.