Fai una buona azione: #salvaiciclisti

4 Aprile 2012
Fai una buona azione: #salvaiciclisti

Magari occupano un po’ di spazio sulla carreggiata (quando le piste ciclabili non ci sono o non sono agibili), e magari a qualche cittadino vagamente isterico danno anche un po’ fastidio.

I ciclisti però fanno un’opera buona per tutti: riducono l’inquinamento, e a dirla tutta anche il traffico, occupando in proporzione meno spazio in strada che se stessero utilizzando la macchina.

Poi, non è che la loro vita sia proprio facile: queste persone rischiano la salute mentre le macchine li sorpassano, quando non vengono viste, agli incroci o agli stop; e anche quando per scendere dall’autovettura si apre la portiera senza guardare.

A Milano è quindi nata un’iniziativa a loro sostegno: dal 26 marzo sui 33 pannelli luminosi informativi sparsi per la città, oltre che notizie sul traffico e sull’utilizzo dell’Area C sono intervallati messaggi cosiddetti salvaciclisti.

L’idea è stata lanciata su Twitter dall’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran con un tweet: “Se poteste dire agli automobilisti di #Milano una frase #salvaiciclisti cosa direste? Proposte: #bikewrite“. Così i ciclisti continuano a twittare frasi di allerta e sensibilizzazione che siano di possibile utilizzo sui pannelli informativi in città. Gli avvisi più belli e utili vengono poi scelti e usati proprio per questo.

L’idea che i ciclisti possano essere persone da rispettare sta quindi diffondendosi come concetto comune a molti.

A divulgare la filosofia di #salvaiciclisti sta provvedendo anche Maurizio Guagnetti, che in novantanove giorni mira a percorrere (e sta percorrendo) l’Italia, naturalmente in bicicletta. Il coraggioso ed intraprendente ciclista può essere seguito su Twitter e Facebook, oltre che sul sito in cui scorre la cronaca della sua “impresa”: Radiobici.

Adottare un ciclista è semplice e facile: basta avere rispetto. Si immagini che chi sta pedalando davanti all’autovettura sia la nipotina, la figlia, o il fidanzato di vostra cugina incinta; insomma, una persona a voi cara che, usando il mezzo a energia umana, sta facendo un regalo al mondo.

Sarà in questo modo molto più facile fare attenzione e guardare lo specchietto all’apertura della portiera o risulterà molto più difficile sostare sulle piste ciclabili, sapendo che chi avrebbe potuto passare di lì dovrà invece passare nel traffico.

Allora ecco l’appello: che si adotti un ciclista. Oppure, che si adotti la città assieme ai suoi cittadini scegliendo, sempre o una volta ogni tanto, di diventare ciclista e a propria volta essere adottato.

Un appello che Eurosalus sente di dover rivolgere in questi giorni alla Questura di Roma, affinché gli ostacoli alla manifestazione indetta da #salvaiciclisti il 28 aprile ai Fori Imperiali siano rimossi.