Basta camminare per dimagrire?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
6 Marzo 2011
Basta camminare per dimagrire?

DOMANDA

Ho iniziato una dieta per dimagrire, mangio con attenzione e cerco di seguire uno stile di vita sano. Il mio maggiore problema, tuttavia, riguarda l’attività fisica… Ho 56 anni e un’artrosi diffusa, è sufficiente nel mio caso una camminata a passo sostenuto? Sono aumentata di 12 kg in un anno dopo aver smesso di fumare e non vorrei fosse tutto inutile.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

nella nostra pratica clinica ci capita spesso di affrontare problemi come quello proposto. Molti nostri pazienti pensano che una passeggiata a passo svelto non sia sufficiente per poter parlare di attività fisica e che ci si possa vantare di aver fatto movimento solo dopo una maratona. Niente di più sbagliato.

Il cambio di abitudini alimentari e dello stile di vita hanno quasi sempre bisogno di gradualità, e ciò vale ancora di più per il movimento fisico.

Una persona che non muove un dito da anni non può pretendere di correre un’ora di fila la prima volta che decide di fare attività fisica, anzi, un’eventualità del genere rischia di essere rischiosa e controproducente.

Proprio per questo è importante ragionare e cominciare con gradualità. Camminare a passo svelto per almeno 30 minuti tutti i giorni rappresenta di per sé un passo importante per attivare il proprio metabolismo, l’importante è che il movimento fisico diventi parte delle proprie abitudini quotidiane.

Quando si vuole perdere peso l’attività fisica migliore è quella a basso regime e prolungata nel tempo, tenendo le pulsazioni cardiache sotto i 130 battiti al minuto, anche se, una volta iniziato l’allenamento aerobico, anche gli esercizi effettuati a frequenza cardiaca più elevata possono avere un importante impatto sul dimagrimento.

L’allenamento aerobico permette di mobilizzare più rapidamente i grassi velocizzando la perdita di massa grassa e favorendo lo sviluppo di massa muscolare.

Spesso consigliamo ai nostri pazienti di cominciare ad allenarsi utilizzando un cardiofrequenzimetro.

Oltre ad attivare il metabolismo, il movimento è di grande aiuto nel riequilibrare la sfera psicoemotiva.

Qualunque tipo di attività fisica, in particolare il cammino e la corsa, liberano a livello encefalico i neurotrasmettitori delle sensazioni di benessere e di pace (chiamati endorfine). Questo ha dei risvolti importanti in una patologia complessa come l’artrosi.

Un maggior equilibrio emotivo è alla base di una minor tensione muscolare e questo si traduce nell’immediato in una minor sintomatologia e in una più rapida ripresa.

Concludendo una camminata a passo sostenuto è più che sufficiente per una corretta attivazione metabolica a patto che sia quotidiana e di almeno 30 minuti.