Nutrizionista: quando una passione può diventare una professione

di Valentina Chiozzi - Nutrizionista
3 Settembre 2013
Nutrizionista: quando una passione può diventare una professione

DOMANDA

Buongiorno! Sono una studentessa di quinta liceo che sta per andare all’università. Sono interessata al campo della nutrizione e mi piacerebbe lavorare in tale ambito in futuro. Mi chiedevo se fosse disposta a darmi un consiglio… Devo scegliere il corso di laurea da seguire e sono orientata verso Dietistica. Il mio obiettivo lavorativo è quello di occuparmi di prevenzione di malattie gravi. Mi piacerebbe diffondere linee guida sulla corretta alimentazione e magari anche fare ricerca! Mi piace molto studiare il risultato dei cibi all’interno del nostro corpo, gli effetti e le conseguenze. Non vorrei, in futuro, chiudermi in un ospedale a prescrivere solo diete… Mi domando, quindi, se intraprendere il corso di laurea in Dietistica sia funzionale ai miei obiettivi. Cosa mi sa dire del corso di Biologia? È più adatto? Grazie!

RISPOSTA

Cara lettrice,

il momento della scelta della facoltà Universitaria è sempre difficile. Molte domande si accavallano nella mente, “cosa voglio fare da grande?” “Quale facoltà?” “Dove?”, “Ce la farò?” La risposta a questi dubbi di solito arriva cammin facendo. Per chi invece, come lei, ha già le idee piuttosto chiare sul proprio futuro si tratta di scegliere il percorso migliore per arrivare dritta all’obiettivo.

La Laurea in Dietistica dura 3 anni, durante i quali si alternano lezioni teoriche a tirocini pratici che permettono di entrare nel vivo della professione fin da subito. I ritmi sono molto serrati, si passa dagli esami di biochimica e fisiologia della nutrizione, alla programmazione nella ristorazione collettiva e all’impostazione di diete personalizzate. In questo modo si riesce a capire rapidamente quali siano gli sbocchi possibili e quali i più adatti alle proprie aspirazioni.

Anche se la scuola di dietistica è strutturata in modo da fornire una preparazione volta al lavoro sul campo, come diffondere linee guida per fare prevenzione nei confronti di molte patologie, ciò non preclude la possibilità di fare ricerca; dipende dalla struttura lavorativa in cui ci si inserisce. In molti ospedali, infatti, sono attive Unità Operative in cui oltre al lavoro clinico viene svolta un’intensa attività di ricerca applicata.

Il corso di Laurea in Biologia ha una durata di 5 anni all’interno dei quali vengono studiate numerose materie dell’area scientifica, si passa dalle scienze pure come matematica, chimica e fisica a quelle naturalistiche come botanica e zoologia, fino ad arrivare all’area medica con biochimica, genetica, fisiologia, patologia e altro ancora.

Il vantaggio di questa facoltà è una preparazione di base piuttosto completa, che sviluppa una forma mentis capace di relazionare i fenomeni biologici tra loro e analizzarli da più punti di vista, cosa che si rivela utile se si vuole fare il ricercatore.

Con la laurea in Biologia si ha anche l’opportunità di accedere a un eventuale Dottorato di Ricerca (PhD) o ad una Scuola di Specializzazione e di occuparsi sia di ricerca applicata (studi clinici) che di base, più orientata sullo studio del funzionamento dei sistemi biologici.

La laurea in Biologia consente di esercitare la professione di Biologo Nutrizionista in modo autonomo, con le dovute limitazioni, poiché si tratta, come per il Dietista, di una figura sanitaria non medica.

Il mio consiglio è quello di seguire comunque dei Master d’indirizzo specifici o la Scuola di Specializzazione in Scienze dell’Alimentazione, in modo da acquisire tutte le competenze e il metodo per lavorare in autonomia.

Oggi sono sempre di più gli atenei che propongono il corso di laurea in Biologia della Nutrizione, che fino a pochi anni fa era piuttosto raro. Questo percorso di studi è strutturato secondo la formula dei 3 anni più i 2 della laurea Specialistica e le materie presenti sono finalizzate ad approfondire gli aspetti legati all’ambito nutrizionale.

A mio parere è, insieme a Dietistica, un’ottima opportunità per chi come lei ha già le idee chiare su quella che potrebbe essere la propria professione.

L’ultimo suggerimento che mi permetto di dare è di sfruttare il tempo che rimane da ora fino all’iscrizione, per chiedere informazioni direttamente agli studenti che già frequentano e, perché no, anche ai professori. Raccolga notizie riguardo all’organizzazione dei corsi, alle materie e ai tirocini; si immerga nell’ambiente che da qui a pochi mesi potrebbe diventare il suo. È un ulteriore passo per scegliere con maggior consapevolezza e serenità.

Durante il percorso, qualunque esso sia, non dimentichi che la passione per ciò che studia sarà il motore che le permetterà di arrivare fino in fondo e di diventare una brava professionista.

Un grande in bocca al lupo.