Per dimagrire è davvero necessario eliminare la frutta?

di Valentina Chiozzi - Nutrizionista
21 Aprile 2015
Per dimagrire è davvero necessario eliminare la frutta?

DOMANDA

Per dimagrire più rapidamente bisogna togliere anche la frutta? In internet ho letto pareri molto discordanti. Grazie della vostra risposta.

RISPOSTA

Cara Lettrice,

molti programmi dimagranti hanno messo al bando la frutta perché contiene fruttosio, considerato uno dei responsabili dell’epidemia di obesità.

Il fruttosio è uno degli zuccheri più presenti in natura: si trova nel miele, nella frutta e in alcune verdure.

Insieme al glucosio costituisce il saccarosio, cioè lo zucchero comune. Inoltre è diffuso in moltissimi prodotti industriali (cereali, biscotti, prodotti da forno, snack, marmellate, ecc.) sotto forma di sciroppo di fruttosio-glucosio o sciroppo di mais (HFCS High Fructose Corn Syrup). 

Il fruttosio concentrato, usato negli alimenti confezionati o per dolcificare le bevande, si ottiene in modo artificiale attraverso processi di concentrazione e purificazione.

Il tipo di prodotto ottenuto viene assimilato in poco tempo e arriva al fegato velocemente. Buona parte di questo fruttosio, non potendo essere convertita in energia perché troppo concentrata, viene immessa nel circolo sanguigno sotto forma di trigliceridi e stoccata sotto forma di grasso.

Il fruttosio che si trova in natura, invece, è accompagnato da enzimi, acqua, vitamine, minerali, antiossidanti, fibre, pectina e qualche altro zucchero; si tratta di nutrienti che oltre a essere utili per la salute, contribuiscono a modulare l’entrata in circolo di questo zucchero.

Recentemente il fruttosio è stato oggetto di numerosi studi, allo scopo di valutane l’impatto su alcuni indicatori metabolici.

I ricercatori sono concordi sull’effetto obesogeno del fruttosio, ma va ricordato che nella maggior parte delle ricerche vengono utilizzate miscele di fruttosio concentrato o miscele di glucosio/fruttosio.

La quantità di fruttosio (150 g di fruttosio puro al giorno) è quindi molto più elevata di quella normalmente consumata mangiando le normali porzioni di frutta consigliate ed eliminando i prodotti industriali e le bevande dolcificate.

In una recente review di gennaio 2015 pubblicata su Mayo Clinic Proceedings emerge che il fruttosio concentrato contribuisce sia a creare resistenza insulinica che steatosi epatica e aumenta la probabilità di sviluppare diabete di tipo 2.

Al contrario, mangiando frutta fresca e verdure ricchi di fibra (non i succhi!) il rischio diminuisce.

Elevate concentrazioni di fruttosio sembrano inoltre inibire l’effetto della leptina, l’ormone che regola il segnale di fame e sazietà nel nostro cervello, spingendo a mangiare di più.

La frutta che è ricca di micronutrienti nutrienti, fibra e acqua, spesso contribuisce a placare la fame con un contenuto energetico ridotto.

A mio avviso, se si vuole dimagrire in modo sano ed equilibrato e non ci sono patologie metaboliche specifiche, sarebbe un peccato eliminare la frutta fresca.