Fermenti lattici: ma se sono intollerante ai lieviti?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
11 Settembre 2011
Fermenti lattici: ma se sono intollerante ai lieviti?

DOMANDA

Mi sono sottoposto ad un test e sono risultato momentaneamente intollerante al latte, frumento, lievito di birra. Ora, siccome mi è stata prescritta una dieta in cui si escludono questi tre alimenti, vorrei sapere se il probiotico che sto usando rientra nella categoria latte e se mi conviene sospenderlo.

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

fai bene a dire di essere momentaneamente intollerante perché la tolleranza verso l’ambiente è pienamente recuperabile.

In particolare per gli alimenti, una dieta di rotazione che rispecchi lo svezzamento infantile permette di dare un potente segnale tollerogeno.

I bambini piccoli con lo svezzamento imparano che il cibo non è pericoloso e che, anzi, è fonte di energia. Lo stesso meccanismo può ripetersi anche in età adulta con tempi e modalità molto simili.

Per quanto riguarda i fermenti lattici il problema non risiede tanto nella tua reattività verso latte e latticini, ma piuttosto per la tua maggior sensibilità nei confronti di lieviti e sostanze fermentate.

Nei giorni di dieta sui lieviti è importante evitare tutti i cibi fermentati e in generale ogni possibile fonte di lievitazione.

Come dice il nome stesso, i fermenti lattici favoriscono la fermentazione del latte (per fare i latticini) ma svolgono la stessa funzione anche nella pancia quando vengo utilizzati come integratori.

Per assurdo se fossi intollerante esclusivamente ai lieviti nei giorni di libertà non ti sarebbe comunque concesso di utilizzare prodotti come lo yogurt perché frutto della fermentazione da lattobacilli.

probiotici rivestono in ogni caso un grande importanza nelle disbiosi intestinali e non devono, come tutti gli alimenti, essere demonizzati.

Proprio per le loro ottime qualità di ripristino della flora batterica intestinale si utilizzeranno serenamente nei giorni di libertà evitando però di usarli nei giorni di dieta.

Inoltre, nella nostra pratica clinica, superata una prima fase di pulizia dietologica, sovente consentiamo il riutilizzo dei probiotici senza eccessivi problemi.