Allergia agli acari: ecco come recuperare la tolleranza

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
27 Novembre 2012
Allergia agli acari: ecco come recuperare la tolleranza

DOMANDA

Gentili dottori, ho 42 anni, da sempre sono allergica agli acari della polvere e del tessuto e soffro di dermatite atopica in modo importante. Mi piacerebbe dormire con il piumone di vera piuma e non sintetico, cosa ne pensate?

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

l’allergia agli acari è estremamente frequente nelle popolazione italiana: sempre più spesso bambini e adulti sono ipersensibili alla polvere.

Gli acari sono allergeni perenni cioè sono sempre presenti nell’ambiente benché in autunno si raggiunga la massima esposizione. Per sopravvivere gli acari hanno bisogno di in ambiente caldo ed umido: in questo periodo dell’anno si accende il riscaldamento e si chiudono le finestre offrendo agli acari un ambiente confortevole senza contare che riducendo il ricambio d’aria con le finestre sempre chiuse la concentrazione di acari tra le pareti domestiche aumenta ulteriormente.

Uno studio pubblicato qualche anno fa dai ricercatori della Kingston University di Londra racconta come rifare il letto subito dopo essersi alzati è il modo migliore per permettere agli acari di moltiplicarsi regalando loro un ambiente ideale per le loro necessità mentre lasciare il letto disfatto è utilissimo far calare velocemente temperatura e umidità. Oltre ad arieggiare il letto una volta alzati può essere di grande auto cambiare l’aria nella stanza prima di coricarsi. Gli allergici alla polvere dovrebbero avere l’abitudine di aprile le finestre 5-10 minuti prima di andare a letto in modo da aumentare la concentrazione di ossigeno e ridurre quella di allergeni.

Diversamente da queste semplici abitudini una bonifica accurata della stanza da letto se da un lato riduce la proliferazione degli acari dall’altro espone, sopratutto i bambini, a reazioni eccessive quando si trovano in ambienti più polverosi. Capita spesso che bambini abituati a dormire in una stanza super controllata abbiamo poi reazioni allergiche esagerate se per caso dormono a casa di un amico o dai nonni dove magari non c’è tutta questa attenzione contro gli acari. Un peluche, un tappeto e qualche libro contribuiscono in minima parte alla concentrazione di acari in una stanza e possono essere tranquillamente lasciati in camera senza preoccupazioni.

Detto questo contro l’allergia agli acari è possibile intervenire anche sul piano alimentare come l’impostazione di una dieta per il recupero della tolleranza. Effettuando un RecallerProgram è possibile identificare le proprie personali ipersensibilità e impostare una dieta di rotazione settimanale che rispecchi in tutto e per tutto lo svezzamento infantile. Ci saranno dei giorni della settimana in cui evitare gli alimenti a cui si è intolleranti e dei giorni in cui invece reintrodurli magari in piccole quantità. Capita spesso che ci sia un forte connessione tra lieviti e acari e spesso gli allergici alla polvere manifestano una forte reattività nei confronti anche di lieviti, muffe e sostanze fermentate.

Di grande aiuto anche l’utilizzo di un vaccino iposensibilizzante a bassa dose. Nella nostra pratica clinica siamo soliti utilizzare contro gli acari i vaccini prodotti da Allergopharma. Il vaccino deve essere usato in maniera continuativa almeno nel periodo invernale, quando la concentrazione di acari è maggiore. L’assunzione di questa terapia immunomodulante si affianca benissimo alla dieta di rotazione sulle personali allergie alimentari ritardate. Il sistema immunitario è un’unica entità e segnali di riconquista della tolleranza sono efficaci verso tutto l’ambiente sterno.

Sul piano dell’integrazione di oligoelementi è possibile utilizzare 5 ml di un prodotto come Oximix 3+ Allergo a prima colazione in abbondante acqua o succo. Minerali come manganese, rame, zinco, magnesio e selenio contenuti in questo prodotto sono efficacissimi nel ridurre la reattività allergica.