Menopausa: dimagrire attivando il metabolismo

di Davide Maiocchi - Nutrizionista
30 Settembre 2014
Menopausa: dimagrire attivando il metabolismo

DOMANDA

Salve, ho 53 anni, sono in menopausa da tanto tempo, ma solo negli ultimi tre anni ho preso oltre 10 kg. Il mio metabolismo è rallentato, anche a causa di una vita più sedentaria rispetto a prima. Non soffro di fame nervosa e non sono golosa. Unico vizio un bicchiere di vino ai pasti. Cosa mi suggerite?

RISPOSTA

Carissima lettrice,

quando si entra in menopausa, ogni donna va incontro a notevoli e importanti cambiamenti della funzione ormonale; si tratta di un periodo particolarmente delicato che consiste nella progressiva diminuzione della produzione di estrogeni.

La donna si trova ad affrontare la menopausa sia dal punto di vista psicologico, perché deve accettare la fine del periodo fertile, sia fisicamente, con i numerosi effetti collaterali che la caduta della concentrazione di estrogeni determina.

Assistere a un rallentamento metabolico durante questo periodo della vita, è fisiologico e deve essere gestito nel migliore dei modi, trasmettendo all’ organismo i giusti segnali per mantenere il metabolismo attivo.

L’aspetto che descrivi nella tua domanda è quello che maggiormente preoccupa le donne, si prende peso più facilmente e lo si accumula tutto a livello di addome e sui fianchi, e nel frattempo si assiste a una diminuzione della massa magra.

Lo stile di vita è estremamente importante soprattutto in questo periodo. Per ricercare la causa del suo incremento di peso, concentrato in particolare negli ultimi tre anni, è importante analizzare le sue abitudini alimentari e l’attività fisica svolta.

Il piacere della tavola è di sicuro una delle virtù da mantenere sempre in considerazione, il bicchiere di vino che le piace gustare durante i pasti, durante la menopausa può avere un effetto molto positivo.

Il resveratrolo, componente del vino rosso con un buon effetto antiossidante, ha un’azione positiva su alcuni sintomi della menopausa. Infatti i fitoestrogeni alimentari, come il trans-resveratrolo del vino, se assunto con regolarità e soprattutto con moderazione, in dose equivalente a mezzo bicchiere a pranzo, sembra avere un effetto positivo sul mantenimento e sull’aumento della densità dell’osso.

Oltre al piacere della tavola, è determinante anche la distribuzione dei pasti all’interno della giornata.

Il pasto principale, che sempre più spesso per noi italiani risulta essere la cena, deve diventare la prima colazione.

Partire con una prima colazione da re ci permette di attivare il metabolismo e ci mantiene energici e attivi durante tutta la giornata; inoltre una prima colazione ricca ed equilibrata, con una buona fonte proteica, accanto a una buona quantità di carboidrati integrali e della frutta fresca di stagione, ci permette di arrivare a cena con la giusta fame, in modo tale da consumare un pasto leggero che favorisca sia il mantenimento del giusto peso corporeo che la possibilità di riposare e di dormire serenamente.

Dormire la giusta quantità di ore è un elemento determinante per poter gestire al meglio il peso corporeo. Se non si dorme la giusta quantità di ore (6-8 ore per notte) si alimenta quella condizione nota come resistenza insulinica che è una delle strade dell’ingrassamento. Gestire al meglio questo aspetto può essere finalmente una parte del processo di dimagrimento al fianco di un corretto bilanciamento dei pasti e di una costante attività fisica.

La sedentarietà può e deve essere affrontata di petto. Possiamo sfruttare il maggior tempo libero a disposizione per crearci il programma di attività fisica quotidiana che dovrà essere svolta in modo costante e continuativo.

Programmare una camminata di buon passo tutte le mattine prima di fare colazione risulta essere una degli strumenti migliori per attivare il metabolismo e permettere di bruciare i depositi di tessuto adiposo accumulati.

Dall’altra parte è importante anche fare degli esercizi specifici per stimolare e tonificare i muscoli, specialmente quelli a livello addominale. Se non si ha la possibilità di andare in palestra, possiamo pensare a un’attività fisica semplice che comprenda una serie di esercizi svolti in modo ripetuto e concentrati in poco tempo e con un’intensità elevata; un esempio potrebbe essere un mini circuito che comprende addominali, flessioni e piegamenti sulle gambe da svolgere per 15-20 minuti consecutivi, 2-3 volta la settimana.

Come ultimo aspetto da considerare, possiamo approfondire il discorso legato a un’eventuale infiammazione da cibo che potrebbe bloccare il dimagrimento. Eseguendo un test specifico come Recaller, a fianco di una dieta di rotazione personalizzata, è possibile gestire e ridurre il livello infiammatorio presente.

Mettendo in pratica questa serie di consigli utili, la menopausa verrà vissuta serenamente, apprezzando le proprietà benefiche del cibo e la spensieratezza e la felicità che l’attività fisica svolta in modo costante sarà in grado di donare.