Candida e recupero della tolleranza ai lieviti

di Carla Camerotto - Nutrizionista
12 Giugno 2014
Candida e recupero della tolleranza ai lieviti

DOMANDA

Come si può curare la candida intestinale se si è intolleranti ai lieviti senza interferire con la dieta per recuperare la tolleranza?

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

la candida è un fungo presente normalmente nel nostro intestino che in condizioni di disbiosi può proliferare e creare numerosi fastidi.

L’ultimo tratto dell’apparato digerente è colonizzato da un gran numero di batteri che svolgono un’azione benefica sulla salute dell’intero organismo.

In condizioni particolari, il normale equilibrio tra le varie specie presenti viene alterato (disbiosi), con il proliferare di specie meno benefiche.

I motivi che portano al cambiamento della microflora intestinali sono molteplici e spesso tra i primi posti nella lista ci sono abitudini alimentari e stili di vita.

Alcuni studi hanno evidenziato come la proliferazione della candida possa avere un ruolo nella sensibilizzazione contro gli allergeni alimentari modificando la barriera intestinale. Ovvero chi ha una flora batterica alterata, molto probabilmente è anche un soggetto con una particolare sensibilità di tipo allergologica.

Gli studi osservazionali condotti dal Dott. Attilio Speciani (Allergy 2009, 64 (suppl 90):502) Warsaw EAACI) hanno valutato come il trattamento della candida possa trarre beneficio da una dieta a controllato apporto di sostanze fermentate, muffe e lieviti, per ridurre l’infiammazione allergica indotta da certi alimenti.

L’impostazione di un percorso terapeutico per il recupero della tolleranza alimentare sui lieviti va di pari passo pertanto con il percorso terapeutico per contrastare la candida. Svolge un’azione di beneficio sul favorire un equilibrio a livello intestinale che va a discapito di specie batteriche ostili alla nostra salute.

Se da un lato è importante la rotazione dei cibi appartenenti al gruppo alimentare dei lieviti, le scelte condotte nella quotidianità sono altrettanto importanti.

Nutrirsi in maniera adeguata rende la nostra dieta un potente alleato nel contrastare i processi infiammatori.

I cereali integrali e la verdura sono in cima alla lista dei cibi amici da portare in tavola come fedeli compagni della nostra salute. Da guardare con sospetto tutti gli alimenti ricchi in zuccheri semplici, primo fra tutto lo zucchero bianco nelle sue mille facce.

Evitare i picchi glicemici è il primo obiettivo per interrompere il circolo vizioso della candida.

Queste semplici abitudini, accompagnate al consumo di una prima ricca colazione e a una cena leggera, sono d’aiuto anche per il controllo del peso e della fame. Permettono di generare i corretti segnali di sazietà, che tengono alla larga con facilità dal consumo di snack dolci che tanto piacciono alla candida e tanto nuocciono al girovita.

Otre che a tavola, alcune piccole attenzioni devono essere rivolte al mantenimento di uno stile di vita sano.

Svolgere una attività fisica con regolarità aiuta la funzionalità intestinale e permette di ridurre lo stress quotidiano. Camminare, andare in bicicletta, ballare, nuotare: per ognuno la sua attività preferita.

Forte la consapevolezza che il nostro corpo ha bisogno di muoversi per mantenersi in equilibrio.