Dieta ipocalorica alternata su latte e lieviti: ecco il menu

di Ambra Carli - Nutrizionista
17 Maggio 2015
Dieta ipocalorica alternata su latte e lieviti: ecco il menu

DOMANDA

Quale potrebbe essere un menù per un giorno di riduzione delle calorie da inserire in un piano di dieta alternata? Ho una reattività nei confronti di latte e lieviti. Grazie.

RISPOSTA

Le diete ipocaloriche protratte per lungo tempo insinuano nell’uomo primitivo che c’è in ogni uomo o donna di oggi un segnale di carestia che indurrà un rallentamento dell’attività metabolica.

Un giusto compromesso per ottenere solo i benefici di una riduzione delle calorie senza fare scattare lo stimolo all’accumulo del grasso, è quello di alternare giorni di restrizione calorica a giorni di maggiore libertà alimentare.

I principi su cui si basa questo particolare approccio nutrizionale, che può essere effettuato in un paio di giorni della settimana per stimolare la produzione di FSP27, una proteina ad attività lipolitica, sono descritti in un articolo di Eurosalus.

È fondamentale ricordare che questi due giorni non devono mai essere messi in successione uno all’altro, altrimenti possono scatenare l’effetto opposto, quello di una riduzione metabolica e di una facilitazione all’ingrassamento.

I giorni di controllo potrebbero avere un obiettivo calorico limitato, di circa 650-700 kcal, facendo in modo che la prima colazione sia a tutti gli effetti il pasto più abbondante della giornata e che la cena sia leggerissima.

Qui di seguito un esempio di menù ipocalorico da inserire nei giorni di dieta alternata, estratto dal libro “Colazione e brunch per il benessere”, (Milano 2014, Edizioni LSWR):

Considerando una reattività a latte e lieviti (individuata grazie a Recaller o BioMarkers), una prima colazione a base di 100 g di fragole (30 kcal) e una ciotola di porridge composto con 150 ml di latte di mandorla non zuccherato (90 kcal), 30 g di fiocchi di grano saraceno (105 kcal), un cucchiaino di cannella (5-7 kcal) e 3 noci sgusciate (90 kcal), consente di assumere circa 320 kcal.

Per un pranzo di dimensioni leggermente ridotte rispetto alla colazione, gustoso e pratico da portare in ufficio, si potrebbe preparare un’insalatona di 180 g di polipo (100 kcal), 110 g di patate (80 kcal) e 150 g di rucola (40 kcal) condita con il succo di mezzo limone, per un totale di 220 kcal.

Infine, per concludere con una cena da circa 150 kcal, fresca e adatta a queste prime giornate di caldo, un’insalata di finocchi (65 kcal per 75 g), mezzo uovo sodo (40 kcal) e un pompelmo rosa (40 kcal per 150 g), condita con un pizzico di pepe nero, sarà un’ottima soluzione.

Durante tutto l’arco della giornata potrà, inoltre, sbocconcellare liberamente una gamba di sedano, qualche rapanello o foglie di insalata belga e finocchi; tali vegetali sono ottimi anche per rispettare il “crudo-vivo-colorato” all’inizio di ogni pasto con lo scopo di facilitare il recupero della tolleranza alimentare.