Come recuperare la tolleranza al Nichel con una dieta di rotazione?

di Davide Maiocchi - Nutrizionista
9 Dicembre 2014
Come recuperare la tolleranza al Nichel con una dieta di rotazione?

DOMANDA

Buongiorno Dott. Maiocchi, ho un’allergia da contatto al nichel, non ho mai seguito una dieta perché di solito sono molto drastiche. Come posso fare? E poi il pomodoro devo evitarlo comunque? Grazie.

RISPOSTA

Carissima lettrice,

la gestione ottimale di un’allergia da contatto al Nichel, diagnosticato attraverso un Patch test (applicando sulla parte alta del dorso del paziente dei cerotti con la sostanza allergenica da testare e leggendo dopo 48-72 ore il risultato), avviene attraverso la riduzione del livello infiammatorio da cibo.

In un soggetto con una reattività nei confronti del Nichel si assisterà molto spesso a una reazione derivante da un fenomeno di sovraccarico, dovuto all’assunzione di piccole quantità di Nichel attraverso l’alimentazione quotidiana, giorno dopo giorno.

L’obiettivo di una persona reattiva al Nichel, è il recupero della tolleranza immunologica, agendo non con una dieta drastica e restrittiva basata sul concetto di eliminazione ma bensì attraverso un piano di rotazione mirato al recupero della tolleranza.

Una dieta di rotazione è strutturata con dei giorni di controllo e altri di reintroduzione in cui si andranno a reinserire quegli alimenti che contengono più Nichel.

Una dieta di eliminazione, oltre a essere altamente limitante per gusto e scelte alimentari, risulta essere dannosa e controproducente.

Infatti se si decide di escludere gli alimenti che contengono Nichel dall’alimentazione per un lungo periodo di tempo non si permette all’organismo di recuperare la tolleranza nei confronti di questi alimenti ed è come se la mancata assunzione prolungata di un certo tipo di antigene facesse dimenticare al sistema immunitario di averlo mai incontrato.

Molto frequentemente un soggetto allergico al Nichel migliora la sua situazione abbassando il livello di infiammazione da cibo, sia controllando l’assunzione di alimenti che ne contengono naturalmente sia diminuendo drasticamente il consumo di grassi vegetali.

Nei giorni di dieta si escluderanno tutti i grassi vegetali cotti utilizzando a crudo olio extravergine di oliva o olio di singolo seme spremuto a freddo.

In questo contesto, l’utilizzo del pomodoro, che è uno degli ingredienti tipici della cucina mediterranea, potrà essere proposto all’interno dei pasti di reintroduzione.

Un consiglio per preparare al meglio il condimento per la pasta è quello di procurarsi dei pomodori crudi e possibilmente biologici, unire dell’olio a crudo, delle foglie di basilico, un po’ d’acqua di cottura della pasta e frullare il tutto con un mixer da cucina. Solo successivamente si unirà il condimento alla pasta per scaldarlo dolcemente prima di servirlo.

Il pomodoro oltre ad essere uno degli ingredienti preferiti da abbinare a un buon piatto di maccheroni svolge diverse funzioni tra cui quella di contribuire al buon funzionamento del nostro sistema immunitario, in quanto ricco di Vitamina C e Vitamina A.

Svolge anche una buona azione antiossidante in quanto ricco in Licopene che è considerato un elemento protettivo per il nostro organismo nei confronti delle malattie degenerative legate ai processi di invecchiamento.