Asma e piscina: quando nuotare può scatenare allergie

31 Luglio 2013
Asma e piscina: quando nuotare può scatenare allergie

L’estate è bella anche per i bagni in mare, o in piscina, qualora sia possibile farne. Sia per gli allergici che non, bagnarsi, magari giocando e muovendosi nell’acqua, sono elementi di positività importante, per ridurre l’infiammazione e quindi anche la reattività generale.

È in ogni caso da tener presente che la comparsa di un attacco di asma, di un forte raffreddore o una reazione di scolo nasale (che talvolta può durare a lungo) dopo un bagno in piscina è possibile in chi soffra di allergie. Essa viene riportata con precisione da due ricercatori israeliani, che hanno pubblicato una lettera sul New England Journal of Medicine (Stav D. et al. N Engl J Med 2005;353;15:1635-6).

Il bagno in piscina può provocare nei soggetti con asma moderata, un aumento della iperreattività bronchiale, facilitando lo scatenamento di una crisi asmatica, o l’irritazione delle mucose respiratorie.

Gli autori israeliani hanno studiato con una spirometria e con un test alla metacolina la sensibilità dopo il bagno in piscina, trovandola effettivamente aumentata in modo significativo. Questo significa che il sistema respiratorio di un allergico, dopo il bagno può essere maggiormente sensibile e reattivo.

Le cause di questo effetto possono essere legate alla presenza di composti clorati (che irritano la superficie bronchiale) o alla presenza di alcune cloroamine, sostanze particolarmente irritanti che si generano dall’incontro tra il cloro e sostanze organiche come il sudore disperso nell’acqua.

Anche in piccola quantità possono effettivamente determinare irritazione; in generale la comparsa della crisi non è mai in acqua, ma si sviluppa soprattutto dopo circa 20 minuti dalla fine del bagno.

Il suggerimento di supporto è quello di usare in contemporanea 2 importanti rimedi omeopatici come Histaminum 9CH (OTI) e Apis mellifica. Presi prima del bagno e poi alla fine dello sforzo fisico possono essere risolutivi, consentendo di nuotare o giocare con serenità. Essi sono utili soprattutto se si parla di bagni in piscina per i più piccoli.

Se la situazione non migliora, l’impiego di Olio di Ribes nero o di Perilla, che accompagni per qualche settimana le persone che ne soffrono può migliorare la risposta terapeutica al problema.

Fare attenzione alla propria infiammazione da cibo per ridurre il livello di reattività generale e l’utilizzo del celebre “crudo vivo e colorato” a cominciare i pasti, infine, è altresì utile alla gestione dei propri bagni e del proprio sano e gioioso divertimento, perché l’estate sia un momento in cui godere della propria possibile attività, per tutti.