Allattamento e ingorgo mammario: l’omeopatia può essere utile?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
22 Gennaio 2015
Allattamento e ingorgo mammario: l'omeopatia può essere utile?

DOMANDA

Buongiorno, siamo appena diventati genitori. L’allattamento è cominciato regolarmente, la bambina cresce bene, ma negli ultimi giorni il seno è gonfio e la bimba fa fatica a poppare. L’ostetrica ha parlato di ingorgo mammario. Avete qualche suggerimento? Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

i primi giorni di vita di un bambino sono estremamente impegnativi per i genitori che devono fare i conti con tutte le necessità del piccolo.

Anche le prime fasi dell’allattamento posso essere particolarmente stressanti ed è importante fare riferimento fin dai primissimi momenti al consiglio del ginecologo o dell’ostetrica in modo da avviare correttamente l’allattamento e far fronte con tempestività alle problematiche che possono insorgere.

L’importanza dell’allattamento al seno è ormai unanimemente riconosciuta e le linee guida più aggiornate suggeriscono 6 mesi di allattamento esclusivo e fino a 2 anni di allattamento condiviso.

Se le prime fasi dell’allattamento spesso sono caratterizzate da una scarsa montata lattea capita molto frequentemente quando l’allattamento è già avviato di dover gestire un eccesso di latte e il conseguente ingorgo mammario.

In casi come questi è importante intervenire subito con impacchi di acqua calda in modo da ammorbidire il seno. Se questo dovesse essere troppo turgido, per favorire la suzione del bambino le mammelle possono essere svuotate leggermente poco prima della poppata in modo da rendere l’areola mammaria più morbida e più facilmente afferrabile dal bambino.

In chiave omeopatica è possibile intervenire con due rimedi come Bryonia 7 CH e Phytolacca 7 CH. Questi rimedi sono indicati nei casi di ingorgo mammario e possono rappresentare un valido supporto nella prevenzione delle mastiti.

Nel caso di Bryonia tipicamente il seno è duro, caldo e dolente al minimo contatto mentre il quadro sintomatologico di Phytolacca rappresenta la fase di aggravamenti di questi sintomi. Di entrambi i rimedi si utilizzeranno 3-4 granuli 3-4 volte nel corso della giornata fino al miglioramento della sintomatologia.

In affiancamento è possibile utilizzare 3 tubi dose di Zincum metallicum 30 CH da utilizzare a distanza di 3-4 giorni. I soggetti sensibili a questo rimedio tipicamente notano un miglioramento della sintomatologia con il liberarsi di secrezioni e per questa ragione Zincum può essere estremamente utile per sbloccare l’ingorgo mammario.

Se oltre all’ingorgo mammario fossero presenti anche delle ragadi al capezzolo a rimedi indicati si aggiungerà del Nitricum acidum 7 CH di cui utilizzare 3-4 granuli prima di ogni poppata.

Se invece dovessero comparire secrezioni purulente è bene affiancare Hepar sulfur 30 CH di cui utilizzare 3-4 granuli 2 volte al dì fino alla completa risoluzione della sintomatologia.

Sia in gravidanza che durante l’allattamento l’utilizzo di rimedi omeopatici permette di intervenire efficacemente sui problemi senza rischi e controindicazioni per il nascituro o il bebè.