Meno zucchero per ritrovare il piacere di dormire e quello di svegliarsi

9 Luglio 2014
Meno zucchero per ritrovare il piacere di dormire e quello di svegliarsi

Per molti si avviano le ultime settimane di lavoro prima delle ferie e per molti dei molti le stesse settimane si prospettano impegnative.

Avere le energie per arrivare a sera in maniera almeno serena è importante, e passare una notte di sonno ben dormito è quanto mai essenziale.

Il New England Journal of Medicine ha nei giorni passati ripreso il tema della “sleep obstructive apnea”.

La apnea notturna ostruttiva è un disturbo con cui si trovano tipicamente a convivere i forti russatori, spesso, ma non sempre, associato ad obesità.

Il forte russatore si trova durante la notte in una condizione in cui la forza inspiratoria dormiente non basta a superare l’ostacolo alle vie aeree collabite a causa della posizione del collo e dell’ispessimento adiposo o infiammatorio dei tessuti del collo stesso (elemento che provoca il rumore tipico).

Ecco che sopraggiunge l’apnea (comunque libera da rischi immediati) e la conseguente necessità per l’organismo interessato di riportare il soggetto ad uno stato di semi-coscienza, con il quale è possibile riprendere la respirazione.

Il continuo passaggio allo stato di semi-coscienza di cui sopra porta alla lunga a disturbare le notti e il riposo notturno, conducendo a soggetti che la mattina sono stanchi, faticano a trovare la voglia e l’energia per fare le cose, sono spesso di cattivo umore e avrebbero voglia di riappisolarsi nel corso della giornata nonostante l’abbondante “sonno” notturno.

La soluzione a questo tipo di disagio si chiama CPAP (Continuous Positive Airway Pressure). La CPAP è una mascherina che copre le vie aeree, da indossare durante le ore notturne. Essa permette di mantenere una continua pressione positiva all’interno delle vie aeree, in modo tale che le pareti non collabiscano e che l’apnea notturna non s’instauri.

La soluzione alternativa, che ricorda lo studio pubblicato sulla celebre rivista medica, è la riduzione della resistenza insulinica e la conseguente riduzione del grasso corporeo dove necessario.

La riduzione del grasso corporeo di cui sopra eguaglia e va oltre i risultati ottenuti con la CPAP e anche le due modalità terapeutiche abbinate (riduzione della resistenza insulinica e CPAP) non vanno oltre il risultato ottenibile con la sola dieta.

Come si riduce la resistenza insulinica? Il metodo più semplice è muoversi e anche una passeggiatina dopo i pasti ha il suo effetto significativo in questo senso.

Gli altri accorgimenti più semplici sono dietetici e riguardano la gestione del gusto “dolce”. Senza bisogno di rinunciarvi completamente, è bene lasciare da parte la dolcificazione pura, artificiale e non, per affidarsi a gusti più completi e sempre ben bilanciati.

Zuccherare o dolcificare un caffè (o la tisana, o il tè) a metà mattina o pomeriggio (o mangiare il chewing-gum o la mentina, anche senza zucchero) significa chiedere al corpo di mettere grasso nei posti in cui meno si vorrebbe e istigare le proprie cellule a diventare insulinoresistenti in maniera violenta, dannosa e poco educata.

Scegliere, ovunque sia possibile, di utilizzare carboidrati integrali e abbinare sempre e comunque i propri carboidrati (frutta, verdura, patate, zucchero, riso, leguminose, pasta, pane, dolci…) a proteine (uova, formaggio vegetale o animale, carne, pesce, pollo, salumi, semi oleosi) è il meccanismo essenziale da imparare e mettere in pratica per vivere giorni e notti più sane, bilanciate e serene.

L’abbinamento di questi accorgimenti a una prima colazione abbondante (e comprensiva di quota proteica) e una dieta di rotazione ben mirata, che indirizzi durante la giornata all’assunzione di alcuni alimenti piuttosto che di altri, sono i meccanismi che permettono di dare una marcia in più all’intero meccanismo.

L’azione sullo stile di vita sta alla base del metodo terapeutico che in maniera mirata alla necessità del singolo paziente, produce salute all’interno del Centro SMA di Milano dove percorsi terapeutici specifici sono studiati perché ciascuno trovi il modo migliore di star bene.

Colazione bilanciata e attenta, abbinamento costante di carboidrati e proteine, e almeno un po’ di attività fisica sono gli strumenti per vivere davvero al massimo l’ultimo periodo lavorativo, le vacanze e tutto quello che vi sta attorno, sia per i più magri che per chi ha sui fianchi “qualche chiletto” di più.

In questo modo, lavorare, dormire, sognare e persino svegliarsi non sarà mai stato così facile.