Forfora e dermatite seborroica: cosa e come mangiare?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
8 Febbraio 2018
Forfora e dermatite seborroica: cosa e come mangiare?

DOMANDA

Ho 25 anni e soffro da sempre di dermatite seborroica, ma negli ultimi mesi questa si è estesa anche al cuoio capelluto con un fastidioso prurito e la comparsa della forfora che davvero mi disturba. Ci sono rimedi naturali per combatterla?

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

un problema come la dermatite seborroica e la forfora deve essere affrontato prima di tutto a tavola, con una dieta per ridurre l’infiammazione da cibo.

I livelli di infiammazione possono aumentare sia per quello che si mangia sia per come lo si mangia, ed è importante considerare entrambi questi aspetti.

Sul versante di “cosa” mangiare, dopo l’effettuazione di un test come Recaller o BioMarkers, per la definizione del proprio personale profilo alimentare e la misurazione dei livelli di due citochine infiammatorie come il BAFF e il PAF, può essere utile impostare uno schema di rotazione settimanale con giorni di dieta, in cui evitare gli alimenti risultati positivi al test, e giorni di libertà, in cui invece reintrodurli con uno schema che rispecchia in tutto e per tutto lo svezzamento infantile.

Meno infiammazione per una pelle sana che si vede.

L’obiettivo di questa impostazione nutrizionale è di ricostruire il fisiologico rapporto con gli alimenti e di imparare a mangiare in modo vario, sano e completo senza inutili restrizioni.

Il “modo” in cui mangiamo è fondamentale per ridurre quella quota di infiammazione di carattere più metabolico ed è importante seguire uno stile alimentare volto all’equilibrio insulinico. L’utilizzo dei cereali integrali, il giusto bilanciamento di carboidrati e proteine a tutti i pasti e una prima colazione abbondante sono tutte indicazioni indispensabili per rendere la pelle meno grassa e infiammata.

Sul piano dello stile di vita, inoltre, è importante che il movimento diventi parte integrante della propria quotidianità.

Sul piano naturale è generalmente possibile intervenire con un prodotto come Inositox (Zerotox), al dosaggio di 1 compressa prima di colazione, per cicli terapeutici di circa un mese serenamente ripetibili più volte nel corso dell’anno. L’inositolo svolge un’azione di secondo messaggero migliorando la funzione epatica e riducendo la resistenza insulinica.

Utile anche l’integrazione di minerali come Manganese, Rame, Zinco, Cromo e Magnesio. I primi sono d’aiuto per migliorare la salute della pelle mentre i secondi lavorano in sinergia con l’inositolo sulla parte metabolica. Si utilizzerà ad esempio un prodotto come Oximix 6+ Glucocontrol (Driatec), al dosaggio di 1 capsula a prima colazione, con cicli di circa un mese alternando entrambi i prodotti.

Infine, può rivelarsi efficace anche l’abbinamento con un prodotto come Ribilla (Zerotox). Il giusto bilanciamento di acidi grassi polinsaturi è di grande aiuto per disinfiammare la pelle e ridurre la desquamazione e ben si integra all’integrazione di minerali e vitamine. Si utilizzeranno 2 perle a prima colazione e 2 perle a cena per cicli anche prolungati di trattamento.