Castagne arrosto

Portata:
Dolci
Indicata per:
Celiaci, Intolleranti al lattosio
Preparazione:
60 min
Difficoltà:
Castagne arrosto

La stagione delle castagne è arrivata e passeggiando nei boschi se ne possono trovare facilmente per terra, magari un po’ più piccole rispetto a quelle che vengono vendute ma spesso più dolci.

Solitamente, in questo periodo, noi riusciamo ad andare in campagna dove approfittando della griglia o del camino arrostiamo questi primi frutti autunnali sulla fiamma alimentata dal fuoco della legna.

Questo è il metodo forse più tradizionale, che richiede però una certa partecipazione ed attenzione per non far bruciare le caldarroste.

Per prima cosa è importante avere una bella brace in modo da lasciare cuocere la castagna a calore dolce utilizzando la classica padella con i buchi sul fondo (possibilmente appesa o appoggiata su un supporto abbastanza alto) che andrà scossa, con movimenti fluidi, per far girare il frutto.

Ma c’è anche la possibilità di cuocere le castagne utilizzando altre tecniche come il forno di casa o il gas per gustarle bollite.

Sia nel caso del fuoco a legna che del forno di casa la castagna va incisa sulla parte bombata (potete usare un coltellino a punta o l’apposito attrezzo fatto ad uncino) ed a fine cottura, per ammorbidirla, è consigliabile avvolgerla insieme alle altre in un panno di cotone inumidito di acqua o meglio ancora di vino rosso.

Nel caso specifico del forno di casa, io metto i frutti adagiati su di un fondo di sale grosso con il taglio rivolto verso l’alto.

Imposto il calore sui 180°C e inforno (il tempo dipende dalla grandezza della caldarrosta) per circa 34-45 minuti.

Se avete il forno a vapore utilizzate la funzione con un leggerissimo vapore altrimenti è sufficiente adagiare sul fondo un contenitore (che tenga il calore) con dell’acqua, oppure anche nulla ma, a fine cottura, avvolgete subito i frutti nello strofinaccio umido.

Nel caso invece vogliate cuocerle nell’acqua, a me piace insaporirla con delle foglie di alloro e qualche seme di finocchio.

In questo caso, l’acqua dovrà coprire la castagna di almeno 2 dita e dovrà bollire tra i 35-45 minuti.

Le castagne andrebbero mangiate calde accompagnate da un bel bicchiere di vino rosso, ma possono anche diventare una buona scorta di energia se sgranocchiate fredde, in qualunque occasione.

Io consiglio comunque di pulirle finché sono calde altrimenti potrebbe diventare una manovra più difficoltosa da fare dopo.

Gli utilizzi della castagna sono veramente molti: potete mangiarla spezzettata nella vostra ciotola di cereali della mattina oppure aggiungerla al sugo dell’arrosto come se fosse una patata, potete schiacciarla con una forchetta e unendovi un po’ di latte vegetale farne una cremina da spalmare sulla crêpes o sul pancake, potete sbriciolarla sul formaggio di capra accompagnandola con un filo di miele ed infine frullarla con il latte vegetale e qualche anacardo lasciato a bagno per un paio di ore per ottenere una composta al naturale.

Se poi ve ne avanzassero, niente paura, non si spreca nulla, congelatele tranquillamente per usarle all’occorrenza.

Infiammazione da cibo

Via libera per quanto riguarda il frutto, controllate nel caso lo utilizziate in associazione con altri alimenti.