Nutrirsi bene per muoversi e stare meglio: a Torino, un convegno aperto a tutti, la sera di mercoledì 18 aprile

30 Marzo 2018
Nutrirsi bene per muoversi e stare meglio: a Torino, un convegno aperto a tutti, la sera di mercoledì 18 aprile

Nutrirsi bene per stare meglio e muoversi: dalla colite alle malattie autoimmuni la soluzione è nel piatto e nello stile di vita.

Questo è il titolo completo dell’incontro pubblico (e gratuito) che si terrà a Torino la sera di mercoledì 18 aprile, alle ore 20.45, presso la Sala Conferenze GAM, in Corso Galileo Ferraris 30.

Si accederà alla sala a partire dalle 20.15 e non è necessario prenotarsi. Basta arrivare e entrare, almeno fino ad esaurimento dei posti disponibili. 

Il convegno, in cui io parlerò delle relazioni importanti che legano l’energia del sole, la ricchezza emozionale e il cibo di cui ci si nutre, consentirà di discutere insieme dei modi migliori per tenere in equilibrio le risposte infiammatorie e le funzioni di tutto l’organismo, a cominciare da quelle legate al muoversi nel mondo e che coinvolgono anche articolazioni, muscoli e postura.

La dottoressa Michela Carola Speciani discuterà in particolare della relazione tra alimentazione e tonicità muscolare raccontando alcune delle indicazioni di cui è fitto il suo ultimo libro “Incredibilmente in forma” che ha scritto con il dottor Mattia Cappelletti e che è stato pubblicato da LSWR all’inizio di marzo.

Insieme parleremo di quanto l’energia del sole, che entra nelle piante, nella terra e negli animali, possa davvero diventare l’energia di ciascuno. Sarà un mix di concretezza e di energia che meritano una spiegazione più articolata che sarà il tema appunto della conferenza. 

L’incontro è stato organizzato e fortemente voluto da Angela Pellegrini, che da circa 30 anni ha aperto a Torino un centro dove, seguendo gli insegnamenti di Therese Bertherat e molte tecniche Meziere, ha aiutato molti torinesi a migliorare la postura e correggere il cattivo movimento, assecondando in modo dolce il recupero dei dolori delle articolazioni e della colonna, dedicando una particolare attenzione ai disturbi dell’anca.

In realtà fui proprio io a consigliare ad Angela di approfondire le tecniche della Bertherat, che bene si addicevano alla sua situazione e di trasformare quello strumento che fu per lei di cura in una professione.

La sera del 18 aprile, insieme alla dottoressa Michela Speciani, discuteremo l’evoluzione delle nostre ricerche sulla infiammazione da cibo e sulle sue interferenze sul metabolismo, sulla efficienza muscolare e sull’apparato osteoarticolare, valutando le interazioni complesse tra questi campi.

Uno dei temi da discutere andrà contro la degenerazione della comunicazione sulle cosiddette intolleranze alimentari (termine ormai obsoleto e ascientifico che da anni preferisco anche solo evitare di pronunciare). 

Infatti nel corso degli anni è diventato sempre più chiaro che il modo spesso poco scientifico con cui si è usato il termine di “intolleranza” batteva sulla immagine di un cibo nemico, da contrastare e combattere. 

Il cibo invece è proprio quell’energia del sole segnalata qui sopra, che entra nella terra, nelle piante e negli animali per diventare l’energia di ogni essere vivente, senza la quale nessuno può vivere e sopravvivere. 

È indispensabile un vero rapporto di amicizia con il cibo, ed è attraverso gli studi che il nostro gruppo ha promosso e effettuato nel corso di tanti anni che oggi possiamo affermare con chiarezza che nessun cibo è nemico e che anche di fronte ad una reazione infiammatoria da cibo va rieducata la tolleranza immunologica all’alimento, reintroducendolo nell’alimentazione in modo da rendere la dieta di nuovo varia e piacevole.

Una tecnica molto simile allo svezzamento infantile che consente in modo fisiologico di ritrovare l’amicizia con l’energia del sole contenuta negli alimenti.

Di solito il pubblico è abituato a sentirsi dire “il cibo è cattivo”, “elimina questo o elimina quello” o “il cibo fa male” mentre da qualche tempo ha iniziato ad apprezzare la descrizione di una nutrizione che possa essere studiata misurando i livelli di infiammazione, valutando in modo ripetibile il Profilo Alimentare personale, identificando gli eccessi alimentari personali e la possibilità di mangiare di tutto alla fine del percorso di rieducazione della tolleranza.

L’importanza del controllo infiammatorio in patologie e disturbi che possono partire dalla sindrome del colon irritabile per arrivare all’artrite, alle gravi patologie autoimmuni o al supporto nella terapia antitumorale è oggi una possibilità concreta che passa attraverso una relazione sana con l’energia del sole e l’amicizia con il cibo, per conquistare e mantenere il proprio benessere. 

Di questo parleremo nel convegno, aprendo il dibattito a tutti per costruire in modo condiviso conoscenza e salute.